Rubrica…questa volta parliamo di..

Oggi vogliamo parlarvi di Maurizio, classe 46. Il giorno della sua nascita il primo prototipo militare di aereo di ricognizione, pilotato da Hughes in persona,

cadeva durante il suo primo volo dalla pista in California. In Italia veniva chiesto l’aumento dei salari e delle pensioni, due giorni prima veniva mostrato in pubblico il primo bikini.

Oggi vive in una Residenza per anziani ma la sua vita è lunga e ricca di accadimenti.

Maurizio è nato in una famiglia benestante, consegue la maturità scientifica nel 1967 e si iscrive alla facoltà di economia e commercio dell’università Bocconi (corso di laurea che purtroppo non avrà il tempo di terminare).

Nel 1970 subisce un incidente stradale mentre era fermo al semaforo (i suoi amici raccontano di un ragazzo molto attento ai pericoli) che cambia drasticamente il corso della sua vita.

Nei due anni successivi, mentre ancora i medici si occupano di lui, salvaguardando ciò che è possibile delle sue autonomie, muoiono entrambi i genitori  a distanza di sei mesi.

Maurizio è solo e sta affrontando la sua disabilità acquisita, vende l’appartamento dei genitori e dilapida tutti i suoi averi.

Per alcuni anni vagabonda svolgendo lavori occasionali. Per un certo periodo di tempo viene accolto in casa della cugina ed aiutato dal cugino.

Non si hanno notizie di quei vent’anni successivi, nel 1993 Maurizio viene ricoverato presso l’istituto Sacra Famiglia dietro segnalazione delle volontarie del centro ascolto della parrocchia di Santa Maria della Fontana.

Nemmeno lui ce lo sa raccontare, legato com’è all’immagine di quel ragazzo di buona famiglia, con dei valori altissimi, con degli amici, dei sogni e delle speranze, di quel lontano 1970.

Nel 2006 viene richiesto dal Pubblico Ministero, e ottenuto, che la Fondazione Milano Sforzesco, in persona del legale rappresentante dott. Giulio Vanetti, diventi l’Amministratore di Sostegno di Maurizio ed è allora che il nostro rapporto con Maurizio nasce.

Per qualche tempo lavora presso il Mc Donald’s e continua la sua vita comunitaria sotto la gestione di un’altra cooperativa, Cascina Biblioteca fino a quando le sue condizioni di salute peggiorano e viene trasferito presso l’RSA in cui vive attualmente.

Maurizio è quel tipo di persona che tutti dovrebbero conoscere, ha forti passioni e occhi aperti al futuro.

Sogna ancora una famiglia tutta sua, di poter viaggiare per il mondo come già faceva prima del suo incidente. La libertà è la sua compagna di vita e non si è mai arreso, anche se non è stato semplice farlo, al destino che è stato scritto per lui.

Prima di giudicare la mia vita o il mio carattere mettiti le mie scarpe, percorri il cammino che ho percorso io. Vivi il mio dolore, i miei dubbi, le mie risate. Vivi gli anni che ho vissuto io e cadi dove sono caduto io. Rialzati come io ho fatto…Maurizio

E se volete guardare dentro la vita di Maurizio, a questo link trovate un piccolo libricino che è stato scritto per lui da amici, operatori e compagni di viaggio di questi ultimi anni.

monografia-maurizio

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